Alcuni fanno derivare il toponimo Casamicciola da Casa Nìsola, dal nome di una vecchia matrona eritrese, Nisola, che, inferma, fu abbandonata durante un terremoto e che fortuitamente si dice che abbia trovando guarigione nelle acque termali del Comune.
Altri da Casamice cioè luogo di funghi, altri ancora da Casa in insula.
Nel 1956 a ragione dell'abbondanza delle sue acque termali assunse l'appellativo Terme.
L'istituzione di un Osservatorio Geofisico sull'isola d'Ischia fu avviata in forma privata, negli anni 1880/81, dal Padre Barnabita Denza, utilizzando locali accessori della Chiesa parrocchiale di Casamicciola, allora in Piazza Maio; Dopo una lunga è tornato in completà attività ospitando una base di rilevazione del servizio sistmico nazionale e una stazione metereologiga. Inoltre è parte integrante del Museo Civico di Casamicciola Terme.
Zona principale del termalismo sociale casamicciolese fin dai tempi antichi. Nelle storiche strutture tutt'ora attive e visitabili sono stati ospitati e curati ospiti di particolare rilievo culturale.
Il Bosco della Maddalena - Roraro, gode di particolare microclimi grazie alla presenza di fenomeni di vulcanesimo secondario che permettono la nascita e lo sviluppo di una flora e di una fauna deltutto sorprendente.
l Museo è realizzato in collaborazione con il Servizio Sismico Nazionale e rappresenta la prima struttura culturale pubblica di Casamicciola dal 1883, quando la più antica cittadina termale dell’ isola d’ Ischia, fu distrutta dal celebre terremoto che rappresentò la prima grande catastrofe dell’ Italia post-unitaria.
Il Museo tuttavia vuole documentare anche la “ rinascita” di Casamicciola avvenuta nel secolo XX con le belle foto dell’ Archivio Alinari e degli Archivi privati, dopo l’ altro evento luttuoso del 24 ottobre 1910 quando tutti gli stabilimenti termali furono distrutti da una alluvione. La sismicità del luogo viene presentata come l’ altra faccia del vulcanesimo rappresentata dalle miracolse acque termali che curarono Giuseppe Garibaldi, Lamartine, Toscanini e milioni di altri turisti meno noti..
Le antiche Terme Belliazzi da anni curano e ristorano persone provenienti da tutto il mondo. Una particolare attenzione va dedicata alla "miracolosa" fonte visitabile su richiesta.
Il parco termale dei Castiglioni conta diverse piscine e aree specifiche in ognuna delle quali è possibile godere dei benefici dei trattamenti termali derivanti dalle acque termali locali.
Chiesa eretta in data imprecisata, distrutta dal terremoto del 1883, ricostruita ed inaugurata nel 1896. Ha un'aula a tre navate, un altare maggiore in marmi policromi ed altri otto altari in altrettante cappelle laterali.
Ha un fonte battesimale del XVIII secolo in marmo, numerose statue ed ospita la tomba del venerabile Giuseppe Morgera.[4] Nel maggio 1965 papa Paolo VI l'ha elevata alla dignità di basilica minore.[5]
Cesare Corbera, ricco proprietario terriero casamicciolese e cognato di San Giovan Giuseppe della Croce, edificò una chiesetta in onore di Sant'Antonio di Padova nello stesso luogo dove ora ha sede la Parrocchia omonima.
Il 10 aprile 1692 il Corbera fece stendere, per mano del notaio Piro di Casamicciola, l'atto giuridico di fondazione della chiesa, alla quale assegno una dote annua di 14 ducati.La Chiesa di Sant'Antonio è l'unica che rimase illesa dopo il terremoto che sonvolse Casamicciola nel 1883.
Nel 1616 una buona parte dei cittadini di Casamicciola per condurre una vita irreprensibile ed avere vantaggi spirituali in morte si unirono , e costruirono una Chiesa sotto il titolo e la protezione di Maria SS. della Pietà. Era priva di bilancio e possedeva un dipinto del 1600 di Andrea Vaccaro "La deposizione del Signore dalla Croce" che formava tutto il suo patrimonio.
Inseguito al terremoto del 1883 che distrusse granparte del Comune di Casamicciola Terme, Il Rev. Giovanni Piesco nel ricostruire le Terme Piesco (dal 1911 denominate Terme Lucibello) , fece costruire anche la piccola chiesa di San Francesco nella zona dell'Antica Sorgente termale Dell'Occhio.